Di cosa parla questo libro
La programmazione ad oggetti è composta da un insieme di concetti.
Tali concetti devono essere ben chiari prima di iniziare a programmare con un qualsivoglia linguaggio di programmazione object oriented.
Tutti noi abbiamo ben chiaro in testa il concetto di casa: muri, porte, finestre, eccetera. Se siamo un architetto la sappiamo progettare e se siamo un muratore la sappiamo costruire. Ma se architetti e muratori non avessero il concetto di casa, cosa potrebbero mai fare? Per poter progettare e costruire una casa serve innanzitutto avere in testa il concetto di casa.
Lo stesso identico discorso vale con la programmazione ad oggetti: se non abbiamo in testa i concetti su cui si basa la programmazione ad oggetti non riusciremo mai a progettare né a implementare un software che stia in piedi.
Questo libro parla quindi dei concetti su cui si basano i progettisti software per progettare un’applicazione; gli stessi concetti che poi vengono usati dai programmatori per tradurre in codice il progetto. Qui si narra la storia di un pensiero utile e saggio, un modo per usare la propria mente al fine di scrivere un programma usando leggi universali, evitando di scrivere codice che andrà a far parte della sterminata e infetta razza dei “basta che funzioni”!
A chi è rivolto il libro
Questo testo è stato esplicitamente pensato e scritto per i principianti.
Possono trarne beneficio anche coloro che hanno già provato in passato ad avvicinarsi alla programmazione ad oggetti, ma senza ottenere buoni risultati.
Non è un libro per chi già conosce i concetti della programmazione ad oggetti e neanche per chi vuole imparare la sintassi di un linguaggio di programmazione. Se vogliamo imparare la sintassi di java, c#, php o altro, stiamo sbagliando clamorosamente testo.
Giovanni –
Se non si ha alcuna conoscenza sulla programmazione ad oggetti, allora questi euro sono senza dubbio ben spesi.
Poche pagine, circa 60, che inquadrano i concetti senza entrare nei dettagli implementativi dei vari linguaggi di programmazione che, infatti, non vengono minimamente trattati.
Proabilmente in italiano non esiste un testo del genere ed è scritto veramente bene, con un’ottima proprietà di linguaggio.
Forse un po’ troppo breve, ma è mia opinione personale.
In definitiva un ottimo testo da cui iniziare…